“… dovunque ci si volga, in Sicilia il sale appare una forza, una condizione e un destino, cosi sotto l’aspetto economico come sotto il profilo paesaggistico e ambientale”.
– Gesualdo Bufalino
Iblea Sale nasce negli anni ‘30 a Ragusa, lungo le coste orientali della Sicilia, grazie all’intraprendenza di Giovanni Borrometi, stimatissimo fabbro che dopo aver fatto dono delle sue maestranze alla sua città perse la vista giovanissimo. Non perse però la voglia di lavorare e fu allora che nacque un legame indissolubile che legò la storia della sua famiglia a quella di un prodotto che ha una tradizione antica come l’isola: il sale.
Le strade non asfaltate, i briganti, le intemperie e i lunghi e faticosi viaggi col carretto per attraversare la Sicilia dalla costa orientale alla costa occidentale, non fermarono l’intraprendenza di un uomo che fece del suo lavoro una vera e propria missione.
L’intuizione è un fatto di famiglia. Così, Giuseppe Borrometi, secondogenito di Giovanni, appena acquisite le redini dell’attività, decidette di trovare un sistema di vendita del sale più pratico e funzionale. Nacque quindi il sacchetto di carta da 1kg, il primo tra i tanti rivoluzionari packaging che seguiranno. La carta infatti, verrà presto sostituita dalla plastica, domesticamente saldata dai genitori, più resistente e perfetta per essere distribuita a bordo di un’Apecar.
Nel tempo l’attività cresce, migliora la qualità del trasporto e dei prodotti. Cresce anche l’esigenza di aumentare la produzione e la vendita. Per la prima volta vengono varcati i confini provinciali e avviene allora una trasformazione aziendale: da venditori a distributori di sale, con l’impegno di dare dignità ad un’attività al tempo di appannaggio delle classi sociali più disagiate.
La partnership con un’azienda del Nord Italia porta dopo poco i Borrometi alla creazione di macchinari di confezionamento ad hoc, che consentono di soddisfare le esigenze di un vastissimo mercato sempre più in espansione.
Nel frattempo infatti le miniere di Stato concedono ai privati la trasformazione della materia prima, duplicando la produzione tra Sale Marino, proveniente dalle saline di Trapani e Salgemma delle miniere di Racalmuto (AG).
Nasce quindi un nuovo stabilimento produttivo: 2000 metri quadrati di opificio dotato di impianto di lavaggio ed essiccazione, oltre che di confezionamento, dei tanti tipi di sale che nel corso degli anni vengono lavorati e confezionati.
Passione, innovazione e amore per il territorio; questi gli ingredienti che hanno portato Iblea Sale sulla tavola di più 7 paesi nel mondo.